Situata a 38 km da noi abbiamo Foggia, che vanta di essere tra i più estesi capoluoghi di provincia d'Italia.
Uno dei più affascinanti monumenti da visitare a Foggia è senz'altro la Chiesa delle Croci, per i foggiani "Cappellone delle Croci".
Venne edificato alla fine del XVII secolo in seguito ad un miracolo che interessò tutta la popolazione, infatti nel 1963 un frate cappuccino da poco arrivato a Foggia, grazie alle sue preghiere, iterruppe il lunghissimo periodo di siccità e in una marcia trionfale piantò 7 enormi croci di legno all'incrocio di due grandi tratturi, le croci simboleggiavano la Via Crucis (7 all'andata e 7 al ritorno). Col passare del tempo queste croci vennero caratterizzate con la costruzione di una cupola su ognuno di esse.
Spostandoci verso il centro storico troviamo la Cattedrale fatta costruire dal normanno Roberto il Guiscardo alla fine dell' 11° secolo. L'attuale cripta della Cattedrale, ricostruita nel XII secolo, segna il luogo dove sorgeva l'edificio originario, sorto sopra un pantano prosciugato in corrispondenza del ritrovamento dell'Iconavetere, detta comunemente la Madonna dei 7 Veli. La leggenda narra di un gruppo di contadini, che portando i propri buoi ad abbeverarsi, videro galleggiare sull'acqua 3 fiammelle, incuriositi ed impauriti si avvicinarono e scoprirono al disotto di esse una tavola raffigurante il volto della Madonna, che venne in seguito avvolta da 7 veli, questo evento che ha luogo nel 1062 segnò la nascita di Foggia considerata fino a quel momento un piccolo borgo.
Attualmente la Cattedrale presenta numerose opere d'interesse artistico, oltre a conservare la leggendaria icona della Madonna. All'uscita della Cattedrale posta di fronte ad essa è possibile percorrere via Arpi, cuore del centro storico e dell'aria dove Federico II costruì il suo palazzo, andato ormai distrutto, di quell'epoca sono ancora visibili il Pozzo di Federico II e il Portale D'Ingresso caratterizzato da 3 enormi archi voluto sempre dall'Imperatore.
Il centro storico è composto da una fitta rete di vie, Chiese antiche e palazzi
nobiliari e da una serie di cunicoli e ipogei molto interessanti, si
pensa che questi ultimi venissero utilizzati per attraversare la città
rapidamente e senza essere visti.
A soli 25 km da San Giovanni Rotondo è situato il più alto Borgo del Gargano, Monte Sant'Angelo è da sempre tra i più importanti luoghi Spirituali.
La prima Chiesa fu costruita nel 493 e fù dedicata all'Arcangelo Michele dopo la sua apparizione al Vescovo di Siponto. Al di sotto di questa Chiesa esiste una Caverna Sacra dove sono raccolte testimonianze artistiche del culto : statue, affreschi, dipinti su legno, bassorilievi ed altro ancora.
Il Santuario divenne coi Longobardi uno dei maggiori luoghi della cristianità, all'insegna del culto dell'Arcangelo Michele, visitata da pellegrini di tutto il mondo, era una delle ultime mete di pellegrinaggio che portavano alla Terra Santa, l'antica via Traiana prese il nome di via Sacra Longobardum.
Ad oggi è possibile
visitare sia la chiesa che la caverna sottostante, di notevole
fascino le chiese che sorgono attorno al Santuario.
E' una delle più piccole frazioni della provincia di Foggia, visitata da migliaia di pellegrini ogni anno da tutta Italia. La nascita del Borgo si deve alla visione del Conte di Ariano che, durante una battuta di caccia, all'inseguimento di un cervo, stanco si appoggiò sotto un albero e proprio metre da li stava per colpire il cervo con la sua freccia, alzò gli occhi al cielo e vide la Madonna Nera apparire sopra un quercio, allora si inginocchiò e promise di edificare proprio in quel luogo una Cappella. In quel momento sopraggiunse un povero mandriano che vide inginocchiarsi avanti al quercio i suoi due buoi, allora andò alla masseria e presa la caldarella la riempì di tanto olio quanto gliene sarebbe bastato per una mesata e accese un lume alla Madonna. La leggenda vuole che l'olio di quella lampada non si esaurì mai.
In seguito la Cappella fu
riconosciuta “Luogo Sacro” dalla Chiesa Cattolica e fu costruito
l'attuale Santuario.
Fondata poco dopo il 1250 da Manfredi, figlio di Federico II, sorta sulle rovine dell'antica Sipontum, distrutta da violenti mareggiate e terremoti, Manfredonia dista appena 20 km da San Giovanni Rotondo ed è da sempre il porto più importante della zona garganica.
Visibile da tutta la costa è il Castello edificato dallo stesso Manfredi, fatto sorgere in difesa della città con 4 torri poste agli angoli di una doppia cinta muraria.
Manfredonia è una
splendida località turistica dov' è molto piacevole passaggiare dal
lungo mare sino all'area pedonale e far visita alle numerose Chiese
sorte in epoca Angioina.
Il Parco Nazionale del Gargano ricopre un'estensione di circa 121.118 ettari, al cui interno ritroviamo una serie di habitat unici nel loro genere, si passa dalle fitte ed estesissime foreste, per cui è famoso, alla macchia mediterranea, dai grandi altopiani carsici, alle erte e boschive valli che scendono verso il mare, questi sono i luoghi dove visse l'imperatore Federico II.
All'interno del Parco
troviamo la Foresta Umbra, una vasta area naturale attrezzata di aree
pic-nic, percheggi per auto ed autobus e numerosi percorsi boschivi
da effettuare in bici o a piedi che lo rendono, essendo uno dei
parchi naturali più famosi in Europa, un'esperienza indimenticabile
avvolti nella natura.
Il litorale del Gargano è uno tra i più importanti patrimoni naturalistici del nostro paese, con i suoi 140 km di costa tra innumerevoli spiagge, insenature, baie e grotte, rappresenta uno dei luoghi più belli dove trascorrere una vacanza o una piacevole giornata estiva.
Le
zone più belle da visitare sono proprio quelle tra Vieste e
Peschici, ricche di minuscole spiagge di sabbia o ghiaia, grotte,
faraglioni e falesie. Il mare pulito con l'immancabile bandiera blu
completa uno scenario paesagistico tra i più belli d'Italia.
Situate a 12 miglia dalle coste pugliesi, l'arcipelago era in epoca romana conosciuto col nome di Diomedee, dal mito dell'eroe greco Diomede che secondo la leggenda visse nella Daunia, dove fondò alcuni centri, ma la sua vita ebbe fine nell'arcipelado dove venne anche sepolto.
Le Isole Tremiti sono famose per la rara limpidezza del suo mare, e lo si può verificare già dalla cima della scogliera, prima di scendere nelle insenature a filo d'acqua è infatti possibile scorgere il fondo del mare già dall'alto e per parecchi metri sott'acqua.
Ciò significa inoltre che le Isole Tremiti sono un vero e proprio paradiso per gli amanti delle immersioni che possono ammirare uno dei fondali piu belli del mondo.
Le
Isole Tremiti sono sicuramente un fiore all'occhiello del patrimonio
naturalistico italiano.
Anticamente conosciuto come il "convento di San Giovanni In Lamis",
l'imponente monastero è situato a circa un paio di chilometri ad est di
San Marco in Lamis alle pendici del monte Celano (871 m), tra il verde
dei carpini e dei frassini che sovrastano la valle dello Starale.
Non si
hanno date certe sulla fondazione del santuario probabilmente fondato dai Longobardi,
ma sicuramente l'esistenza di una chiesa e di un ospizio erano cosa
certa già dal V-IV secolo. Questo perché agli inizi del Medioevo i
pellegrini abruzzesi e molisani che si recavano a Monte Sant'Angelo
per visitare la grotta dell'Arcangelo cercavano rifugio proprio in
questa zona che si trovava ad un giorno di cammino dalla grotta.
Altra prova attendibile è la presenza, a meno di un chilometro, delle rovine del convento di San Nicola che testimonia la fervida affluenza di pellegrini lungo l'antica via Francigena.
Edificata nel 591 sui resti di un antico tempio oracolare pagano dedicanto a Calcante, fu affidata ai monaci dell'ordine di Sant'Equizio abate.
Non si sa molto di questo periodo storico, fino a quando nel 1129 san Giovanni da Matera e la sua Congregazione Pulsanese lo fecero risorgere da un grave stato di abbandono.
Nel 1177 fu ultimata la costruzione abbaziale dedicata alla Santa Madre di Dio, sotto il quale furono poste le spoglie di san Giovanni da Matera abate morto nel 1139 e fu consacrata da papa Alessandro III.
Nel corso degli anni fu seriamente danneggiata da vari terremoti e chiusa fino a quando nel 1997, grazie dell'arcivescovo Vincenzo D'addario, la chiesa abbaziale è stata riaperta al culto pubblico.
Oggi, grazie anche al contributo e alla concreta collaborazione di
numerosi cittadini, presenta una comunità attiva ed attenta alle
esigenze spirituali del nostro tempo.
A pochi minuti d'auto dal nostro Hotel, a Borgo Celano, c’è un luogo dove immergersi nel passato attraverso strutture e
tecnologie attuali del Parco Nazionale del Gargano; un percorso
interattivo interno al museo, per tuffarsi in un tempo e in uno spazio
lontani milioni di anni.
Alla luce degli eccezionali ritrovamenti di orme di dinosauri rinvenute nel territorio di San Marco in Lamis.